Tesi di Laurea Prima Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni, Università di Roma “La Sapienza”
Relatore: Prof. Marcello Pazzaglini
Correlatore: Prof. Loris Rossi

Parco lineare lungo le Mura Aureliane, Roma.

Roma è l’unica capitale europea a conservare, sostanzialmente integro, il circuito delle mura antiche: sistema difensivo, margine, confine tra costruito e territorio, le mura hanno da sempre riassunto il carattere, la tradizione culturale, la storia della città.

La cinta muraria costituisce uno degli ambiti di programmazione strategica proposti dal nuovo Prg. Si tratta di una proposta di grande rilievo, poiché per la prima volta alle Mura di Roma non solo viene riconosciuto lo statuto di manufatto eminente, da sottoporre a specifiche misure di manutenzione e restauro, ma anche di struttura urbana primaria ed in particolare di elemento capace di svolgere un ruolo rilevante nel consolidamento e nella valorizzazione della forma urbana.

Cinque sono state le questioni principali che nello studio progettuale, promosso nel quadro del nuovo Prg, prima, e delle attività dell’Ufficio per la città storica, poi, si sono dovute affrontare:

1. il riconoscimento della cinta muraria come grande segno della struttura del territorio e quindi del suo ruolo nella riqualificazione della città storica;

2. l’esigenza di un riconoscimento sostanzialmente nuovo di questo manufatto diventato residuale, mal usato dalla Roma moderna che ne ha scavalcato i confini facendone spesso il luogo di depositi,  di aree degradate ed intercluse;

3. la risignificazione di un manufatto fortemente irregolare, stranamente conservato, che separa il centro storico vero e proprio dalla metropoli esterna e che deve anche essere riconfigurato nelle sue appartenenze ai diversi paesaggi del territorio storico romano (il paesaggio dell’archeologia, il paesaggio delle infrastrutture, il paesaggio delle ville);

4. l’identificazione delle matrici formative interne delle diverse parti urbane e dei diversi segmenti componenti e delle relative modalità strategiche;

5. le modalità complesse e processuali in cui il progetto urbano, da un lato, e quello di architettura dall’altro possono concorrere alla piena valorizzazione dell’ambito nel suo complesso e, quindi, le questioni propriamente propriamente inerenti ai livelli di progettazione più pertinenti.

 

Il tratto pressocchè rettilineo della cinta muraria, situato tra  l’Anfiteatro Castrense e Porta Metronia, è dominato urbanisticamente da un lato dal grande invaso delle due piazze di San Giovanni e del Laterano e dall’altro dal vasto incrocio di via Carlo Felice con via Appia Nuova, attraverante la nuova Porta S. Giovanni accanto alla più antica Porta Asinaria.

Visualmente sono rilevanti la Basilica di Santa Croce in Gelusalemme ed il suo complesso conventuale come pure la facciata di San Giovanni ed il sistema dei Palazzi Laterani, che mettono in rapporto questo tratto delle mura direttamente con due dei nodi del sistema sistino.

Per il resto questo tratto richiede una gestione separata dei due segmenti che lo compongono.Nel primo, da Santa Croce a San Giovanni, l’esigenza degli spazi pubblici all’interno, propone il problema della riforma di quelli esterni interessati particolarmente dal mercato di via Sannio, dalla nuova stazione della metropolitana presso San Giovanni e dall’arrivo dell’attuale tangenziale sopraelevata.

Nel secondo tratto, da via Sannio fino a Porta Metronia, non percorribile all’interno, sono invece da effettuare interventi di riconfigurazione all’esterno, garantendo il percorso del Parco lineare integrato, mediante riforme e ridimensionamenti delle funzioni a prevalente carattere sportivo che attualmente occupano l’invaso della cinta muraria.

Gli obiettivi del progetto sono:

1. la fruizione delle Mura in maniera non convenzionale attraverso percorsi, passerelle e punti di osservazione significativi e non usuali;

2. la creazione di zone espositive e didattiche per una migliore comprensione dell’emergenza archeologica;

3. la creazione di una fascia verde attrezzata che ricuce la varie aree verdi presenti nella zona e rappresenta una porzione del parco delle Mura Aureliane;

4. la ridefinizione e il ridisegno delle attività ormai storicamente presenti nell’area ovvero il mercato di via Sannio,  la Società Sportiva Romulea e  il circolo sportivo Asd Tennis Roma.